La valutazione di impatto ambientale (VIA) di un progetto di ampliamento di una discarica per rifiuti non pericolosi deve considerare non solo gli aspetti tecnici e ambientali, ma anche il rapporto tra i costi preventivati e i benefici stimati per la comunità locale, provinciale e regionale, nonché l'analisi comparativa delle alternative progettuali, inclusa l'opzione zero, con indicazione delle principali ragioni della scelta effettuata. Il proponente deve fornire tali elementi in modo chiaro e trasparente, senza limitarsi a considerazioni di mero interesse particolare, in quanto la VIA mira ad accertare preventivamente la compatibilità ambientale dell'opera, contemperando le esigenze di tutela ambientale con quelle di sviluppo economico e sociale del territorio interessato. L'amministrazione procedente, nel valutare il progetto, non può limitarsi a un mero riscontro tecnico, ma deve effettuare una ponderazione complessiva degli interessi pubblici e privati coinvolti, richiedendo al proponente le necessarie integrazioni e verificando la completezza e l'adeguatezza della documentazione presentata, anche in relazione agli impatti sulla viabilità, sulla qualità dell'aria e sulla protezione delle acque sotterranee. Il giudizio negativo di compatibilità ambientale può essere fondato sull'insufficienza degli elementi forniti dal proponente, senza che ciò integri disparità di trattamento o sviamento di potere, salvo che il proponente non dimostri l'identità di condizioni soggettive ed oggettive con altri progetti analoghi.