Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2226 del 15 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:2226PEN

Massima

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Il giudice, nel disporre una misura di prevenzione personale come la sorveglianza speciale, è tenuto a motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza dei presupposti di legge, in particolare l'attualità della pericolosità sociale del soggetto, valutando in modo completo e puntuale tutti gli elementi rilevanti, senza omettere di esaminare specifiche doglianze e deduzioni difensive proposte dall'interessato. Il mancato esame di tali questioni integra una violazione di legge, comportando l'annullamento del provvedimento e il rinvio per una nuova deliberazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO ((omissis)) del 07/01/2 -

Dott. OLIVA ((omissis)) SENTE -

Dott. AGRO' Antonio S. Consigliere N -

Dott. PAOLONI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. CARCANO ((omissis)) N. 43476/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Tu. Ma. Fr. ;

contro il decreto 30 giugno 2006 della Corte d'Appello di Catania.

Udita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis))'.

Letta la requisitoria del P.G. che ha concluso per l'annullamento del decreto con rinvio per nuova deliberazione.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. La Corte d'Appello di Catania, con il decreto indicato in epigrafe, determinava i…

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