Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20605 del 24 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20605PEN

Massima

Il giudice, nel determinare la durata delle pene accessorie previste per il reato di bancarotta fraudolenta, deve operare una valutazione concreta e individualizzata, sulla base dei criteri di cui all'art. 133 c.p., senza applicare automaticamente il limite temporale massimo stabilito dalla legge fallimentare, in quanto tale previsione è stata dichiarata costituzionalmente illegittima. La durata delle pene accessorie deve essere proporzionata alla gravità del fatto e alla colpevolezza dell'imputato, nel rispetto del principio di proporzionalità tra offesa e sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/09/2018 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MIGNOLO OLGA;
udito il difensore.
FATTO E DIRITTO
Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Brescia, in parziale riforma della sentenza con cui il tribunale di Mantova, in data …

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