Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39721 del 4 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39721PEN

Massima

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Il concetto di partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., richiede la dimostrazione di un ruolo dinamico e funzionale del soggetto all'interno del sodalizio criminale, non essendo sufficiente il mero status di appartenenza in senso statico. Pertanto, ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, non è sufficiente l'emergere di intercettazioni ambientali che evidenzino soltanto un generico coinvolgimento del soggetto, ma è necessario accertare un suo contributo attivo e consapevole alle attività dell'associazione, quale ad esempio l'assunzione di incarichi o lo svolgimento di specifiche funzioni rilevanti per il perseguimento degli scopi del sodalizio. Inoltre, il pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare, deve essere valutato anche alla luce del tempo trascorso dal compimento degli ultimi fatti contestati, non potendo desumersi automaticamente dalla mera appartenenza all'associazione mafiosa, specie quando questa risalga a diversi anni prima. La valutazione delle esigenze cautelari deve quindi tenere conto dell'evoluzione giurisprudenziale che richiede un accertamento più rigoroso e puntuale della pericolosità sociale del soggetto, non essendo sufficiente il mero status di affiliato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria del 11/8/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Lucia Aielli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale dott. Cardia Delia che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso per intervenuta rinuncia.
PREMESSO IN FATTO
Con ordinanza del 25/7/2017 il Giudice per le indagini preliminari de…

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