Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27215 del 14 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:27215PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'azione dell'agente, valutata ex ante in base alla sua idoneità e potenzialità lesiva, sia diretta in modo univoco a cagionare la morte della vittima, anche se l'evento non si verifica per cause indipendenti dalla volontà dell'agente. L'accertamento dell'animus necandi può desumersi da elementi oggettivi, quali la natura dei mezzi utilizzati, le modalità dell'azione, le zone del corpo colpite e il contesto complessivo in cui si è svolta la condotta, senza che sia necessaria un'esplicita ammissione da parte dell'imputato. Pertanto, il tentativo di omicidio sussiste quando l'azione, per la sua non equivoca potenzialità semantica, risulti idonea a provocare la morte della vittima, a prescindere dall'effettivo verificarsi dell'evento letale. La qualificazione del fatto come tentato omicidio, piuttosto che come lesioni personali, non dipende solo dall'atteggiamento psicologico dell'agente, ma anche dalla diversa potenzialità lesiva dell'azione, essendo sufficiente che questa vada oltre l'evento realizzato e tenda a causarne uno più grave. Inoltre, il giustificato motivo del porto di armi o oggetti atti ad offendere, ai sensi della L. n. 110 del 1975, art. 4, deve essere riferibile a particolari esigenze del portatore, corrispondenti a regole comportamentali lecite e correntemente seguite, non potendosi ritenere giustificato il porto di tali oggetti quando essi siano stati utilizzati come armi vere e proprie. Infine, la determinazione della pena e della provvisionale risarcitoria rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (CUI (OMISSIS)) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/02/2021 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALASELICE BARBARA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore COCOMELLO ASSUNTA che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
il difensore, Avv. (OMISSIS), ha fatto pervenire rinuncia alla trattazione orale.
RITEN…

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