Il proprietario di un bene immobile ha diritto alla restituzione del bene occupato illegittimamente dalla pubblica amministrazione, anche in assenza dell'adozione del provvedimento di acquisizione previsto dall'art. 42-bis del D.P.R. n. 267/2001, salvo che l'amministrazione non eserciti tale potere prima della materiale restituzione. Il proprietario può inoltre ottenere il risarcimento del danno per l'illecita occupazione, limitatamente alla quota di proprietà, per il periodo intercorrente dall'inizio dell'occupazione fino alla data di restituzione, quantificato sulla base del valore del bene e degli interessi legali, oltre rivalutazione monetaria. Non è invece ammissibile la richiesta di risarcimento del danno non patrimoniale, in assenza di specifica prova. La legittimazione processuale per la domanda di restituzione spetta a ciascun comproprietario, in quanto atto di gestione del bene comune, mentre la domanda risarcitoria può essere proposta solo dal proprietario in relazione al danno subito nella propria quota di proprietà.