Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1221 del 2013

ECLI:IT:TARVEN:2013:1221SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di riduzione permanente dell'orario di chiusura di un pubblico esercizio, adottato dal Sindaco per motivi di interesse pubblico ai sensi della normativa regionale, deve essere sorretto da un'adeguata istruttoria e da una congrua motivazione che dia conto della sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che legittimano l'esercizio di tale potere. In particolare, l'amministrazione deve dimostrare l'effettiva esistenza di disturbi alla quiete pubblica e l'impossibilità di adottare misure alternative meno incisive sulla libertà di iniziativa economica dell'esercente. Il provvedimento, inoltre, deve essere proporzionato rispetto alla finalità perseguita, contemperando adeguatamente gli interessi pubblici e privati coinvolti. In assenza di tali requisiti, il provvedimento è illegittimo e può essere annullato in sede giurisdizionale. La massima evidenzia i seguenti principi: 1) Il potere del Sindaco di ridurre l'orario di chiusura di un pubblico esercizio per motivi di interesse pubblico deve essere esercitato nel rispetto dei principi di buona amministrazione, in particolare attraverso un'adeguata istruttoria e motivazione. 2) L'amministrazione deve dimostrare l'effettiva esistenza di disturbi alla quiete pubblica e l'impossibilità di adottare misure alternative meno incisive sulla libertà di iniziativa economica. 3) Il provvedimento deve essere proporzionato rispetto alla finalità perseguita, contemperando adeguatamente gli interessi pubblici e privati coinvolti. 4) In mancanza di tali requisiti, il provvedimento è illegittimo e può essere annullato in sede giurisdizionale. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali.

Sentenza completa

N. 01026/2012
REG.RIC.

N. 01221/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01026/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1026 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Mestre-Venezia, via Torino, 125;

contro

((omissis)), in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso per legge dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), domiciliata in Venezia, S. Marco, 4091;
A.R.P.A.V., in persona del legale rappresentante, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

quanto al ricorso principale:

dell'ordinanza sindacale N. 2012/202 del 26 aprile 2012, notificata il 27 aprile 201…

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