Il regime di liberalizzazione delle attività commerciali, introdotto dal legislatore nazionale e regionale, ha determinato il superamento del precedente sistema di contingentamento e pianificazione territoriale della rete di vendita della stampa quotidiana e periodica, consentendo l'apertura di punti vendita non esclusivi anche presso esercizi commerciali diversi dalle tradizionali rivendite di giornali. Tale evoluzione normativa, ispirata ai principi di tutela della concorrenza e di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni sul territorio, attribuiti alla competenza esclusiva statale, ha comportato il venir meno delle limitazioni derivanti dalla pianificazione locale, rendendo legittima l'autorizzazione comunale all'apertura di rivendite non esclusive di giornali e riviste presso supermercati e altri esercizi commerciali, in quanto tali limitazioni non risultano più vigenti nell'attuale quadro legislativo, orientato a favorire la liberalizzazione delle attività economiche, salvo i limiti espressamente previsti dalla legge a tutela di interessi pubblici primari quali l'ambiente, la salute, il paesaggio, la sicurezza e la dignità umana.