Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27395 del 15 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27395PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso si configura quando un soggetto partecipa stabilmente a un'organizzazione criminale caratterizzata da vincoli di omertà, intimidazione e assoggettamento, finalizzata al compimento di una pluralità di delitti. La prova della partecipazione può desumersi da elementi indiziari quali la conoscenza dell'organigramma e della struttura organizzativa della cosca, l'identità dei capi e dei gregari, i luoghi di riunione e gli argomenti trattati, nonché l'ammissione a partecipare a incontri per l'inserimento di nuovi sodali. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se dotate di adeguati riscontri esterni, possono costituire prova della partecipazione all'associazione mafiosa e del ruolo rivestito dall'imputato, anche in assenza di precedenti condanne. L'aggravante della finalità di agevolare l'attività delle associazioni mafiose si configura quando la condotta criminosa è strumentale al rafforzamento, alla diffusione o al mantenimento del potere dell'organizzazione, indipendentemente dall'effettivo conseguimento di tale scopo. La concessione delle circostanze attenuanti generiche è rimessa alla discrezionalità del giudice, il quale deve valutare l'esistenza di elementi positivi idonei a ridurre la gravità del fatto e la pericolosità sociale dell'imputato, senza che la loro mancata concessione richieda una motivazione particolarmente analitica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusepp - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - Consigliere

Dott. VIGNA Sabrina - rel. Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/02/2020 della Corte di assise di appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Maria Sabina Vigna;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott. Lori Perla, che ha chiesto:
- con riferimento alle posizioni degli imputati (OMISSIS) e (…

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