La mancata notifica del ricorso ad almeno uno dei soggetti controinteressati individuati nell'atto impugnato costituisce condizione di ammissibilità del ricorso stesso, non superabile nemmeno attraverso l'integrazione postuma del contraddittorio. Ai sensi dell'art. 41, comma 2, del codice del processo amministrativo, il ricorso per l'annullamento di un provvedimento amministrativo deve essere notificato, a pena di decadenza, alla pubblica amministrazione che ha emanato l'atto e ad almeno uno dei controinteressati individuati nell'atto stesso. Tale adempimento rappresenta un onere a carico del ricorrente, la cui inosservanza determina l'inammissibilità del ricorso, senza possibilità di sanatoria attraverso l'integrazione del contraddittorio, in quanto l'art. 49, comma 2, del codice del processo amministrativo prevede tale facoltà solo laddove il ricorso non sia manifestamente irricevibile, inammissibile, improcedibile o infondato. Pertanto, il mancato rispetto della condizione di ammissibilità di cui all'art. 41, comma 2, c.p.a. comporta l'inammissibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio.