Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1802 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:1802SENT

Massima

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Il provvedimento con cui viene ingiunta la demolizione di un immobile abusivo, mai assistito da alcun titolo edilizio, ha natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, senza che occorra una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse (diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata) che impongono la rimozione dell'abuso. Tale principio non ammette deroghe neppure nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. L'ordine di demolizione è, pertanto, sufficiente mente motivato con il mero richiamo dell'abusività dell'opera in rapporto alla strumentazione urbanistica e di tutela paesaggistica, senza che occorra una puntuale indicazione degli atti istruttori o una comparazione degli interessi pubblici e privati coinvolti. Inoltre, l'esistenza di un sequestro penale sul manufatto abusivo non impedisce l'esecuzione dell'ingiunzione comunale di demolizione, essendo il ricorrente tenuto ad attivarsi diligentemente per consentire il dissequestro finalizzato all'esecuzione della demolizione. Infine, l'indicazione dell'area da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione può essere precisata in un momento successivo all'emanazione del provvedimento sanzionatorio, ossia nella fase dell'esecuzione, essendo sufficiente l'analitica definizione delle opere abusivamente realizzate.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/05/2020

N. 01802/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05539/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5539 del 2012, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale presso la PEC del Ministero della Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, p.zza Bovio n. 14;

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale presso la PEC risultante dai registri del Ministero della Giustizia;

per l'annullamento

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