Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29444 del 20 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29444PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, presuppone una reazione proporzionata e necessaria a respingere un'ingiusta aggressione, senza eccedere i limiti della difesa stessa. Pertanto, qualora l'imputato reagisca con modalità sproporzionate e non strettamente necessarie alla difesa, come nel caso di reazione con violenti pugni, non può trovare applicazione la scriminante della legittima difesa, nemmeno nella forma putativa, essendo la condotta mossa esclusivamente dalla finalità di ledere l'integrità fisica dell'antagonista. Il giudice di merito, nell'esercizio della sua discrezionalità nella valutazione del materiale probatorio, è legittimato a ritenere insussistente la scriminante della legittima difesa, ove ritenga che la reazione dell'imputato sia stata eccessiva e non proporzionata rispetto all'aggressione subita, in quanto tale valutazione è incensurabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PR. WA. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 18/10/2006 CORTE DI APPELLO di TRIESTE;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Gioacchino Izzo che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 18 ottobre 2006 la Corte d'Appello di …

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