Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 2494 del 2014

ECLI:IT:TARCT:2014:2494SENB

Massima

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L'amministrazione, pur avendo adottato un provvedimento illegittimo, può intervenire in autotutela per annullarlo, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tal caso, in applicazione del criterio della soccombenza virtuale, l'amministrazione è comunque tenuta a rifondere le spese di lite sostenute dal ricorrente, in quanto l'errore che ha originato la controversia è ascrivibile alla stessa amministrazione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione, pur avendo adottato un provvedimento illegittimo, può intervenire in autotutela per annullarlo, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tale ipotesi, in applicazione del criterio della soccombenza virtuale, l'amministrazione è comunque tenuta a rifondere le spese di lite sostenute dal ricorrente, in quanto l'errore che ha originato la controversia è ascrivibile alla stessa amministrazione. La massima giuridica può essere così formulata: L'amministrazione che, pur avendo adottato un provvedimento illegittimo, interviene in autotutela per annullarlo, determinando la cessazione della materia del contendere, è tenuta a rifondere le spese di lite sostenute dal ricorrente in applicazione del criterio della soccombenza virtuale, in quanto l'errore che ha originato la controversia è ascrivibile alla stessa amministrazione. L'annullamento in autotutela di un provvedimento illegittimo non esime l'amministrazione dalla condanna alle spese di lite, qualora l'errore che ha dato origine alla controversia sia imputabile alla stessa amministrazione. Il principio di diritto che emerge è che l'amministrazione, pur avendo adottato un provvedimento illegittimo, può intervenire in autotutela per annullarlo, determinando così la cessazione della materia del contendere, ma in tal caso è comunque tenuta a rifondere le spese di lite sostenute dal ricorrente in applicazione del criterio della soccombenza virtuale, in quanto l'errore che ha originato la controversia è ascrivibile alla stessa amministrazione. L'annullamento in autotutela di un provvedimento illegittimo non esclude la condanna alle spese di lite a carico dell'amministrazione, qualora l'errore che ha dato origine alla controversia sia imputabile alla stessa amministrazione. Pertanto, l'amministrazione che annulla in autotutela un provvedimento illegittimo, determinando la cessazione della materia del contendere, è tenuta a rifondere le spese di lite sostenute dal ricorrente in applicazione del criterio della soccombenza virtuale, in quanto l'errore che ha originato la controversia è ascrivibile alla stessa amministrazione.

Sentenza completa

N. 01318/2014
REG.RIC.

N. 02494/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01318/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1318 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio presso ((omissis)) in Catania, ((omissis)) 69;

contro

Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, in persona dell’Assessore pro-tempore,, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, Via Vecchia Ognina 149;

per l’annullamento

della nota dell’Unità Operativa “Tutela del Paesaggio” dell’Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana n. 7421 in da…

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