Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14147 del 8 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14147PEN

Massima

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Il militare che, pur avendo il possesso di denaro o beni mobili appartenenti all'amministrazione militare, se ne appropria per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, commette il reato di appropriazione indebita militare, a prescindere dal fatto che egli abbia o meno funzioni amministrative o di comando. Tale reato sussiste anche quando il possesso del bene non derivi da specifiche funzioni, ma sia semplicemente connesso allo svolgimento di un servizio istituzionale, come nel caso di un militare incaricato di un servizio di trasporto. L'appropriazione indebita militare si consuma nel momento in cui l'agente compie un atto di dominio sulla cosa con la volontà espressa o implicita di tenerla come propria, a prescindere dall'utilizzo successivo del bene appropriato. La particolare tenuità del fatto, che esclude la punibilità ai sensi dell'art. 131-bis c.p., non può essere riconosciuta quando la condotta dell'agente è caratterizzata da modalità di sotterfugio e dal rischio di compromettere anche i colleghi, trattandosi di un servizio di particolare delicatezza. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è adeguata quando, anche in modo sintetico, evidenzi la valutazione di uno o più dei parametri indicati dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 2/2019 della Corte Militare di Appello in data 10/04/2019;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Antonio Minchella;
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. Uffluggelli Francesco, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in da…

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