Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20669 del 24 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20669PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare per l'applicazione di una misura restrittiva della libertà personale, deve essere valutato in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui il decorso del tempo dai fatti, l'esito del giudizio di primo grado e la condotta tenuta dal soggetto durante la detenzione, anche in relazione ad eventuali episodi di violenza commessi in carcere. Tali elementi, se complessivamente considerati, possono giustificare il mantenimento della custodia cautelare in carcere, anche laddove il reato sia stato commesso in un luogo diverso da quello di esecuzione della misura, in ragione della particolare propensione alla violenza dimostrata dal soggetto, tale da rendere inidonea ogni misura cautelare meno afflittiva. L'obbligo di notifica dell'istanza di sostituzione o revoca della misura cautelare alle persone offese, previsto dall'art. 299 c.p.p., comma 3, sussiste solo in relazione al pericolo di reiterazione dei reati commessi in danno delle medesime vittime, e non anche per il rischio di commissione di altri reati a componente violenta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. APRILE E. - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - Consigliere

Dott. ROSATI M. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/12/2020 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Martino Rosati;
lette le richieste formulate dal Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Molino Pietro, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), attraverso il proprio difensore, chiede di ann…

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