Il mancato rispetto degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, quale l'obbligo di permanenza nella propria abitazione negli orari stabiliti, integra il reato di violazione degli obblighi inerenti tale misura, a prescindere dalla prova della effettiva assenza dell'imputato dalla propria abitazione, essendo sufficiente l'accertamento della sua mancata reperibilità nell'orario prestabilito, sulla base delle dichiarazioni rese dalla persona convivente, senza che sia necessario procedere a perquisizione domiciliare. Il giudice di merito può qualificare diversamente il fatto rispetto all'imputazione, senza incorrere in un vizio di correlazione tra accusa e sentenza, purché non muti gli elementi essenziali della fattispecie concreta contestata. L'accertamento della responsabilità penale e la valutazione delle prove sono riservati ai giudici di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo sotto il profilo della sua logicità e assenza di contraddittorietà.