Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47471 del 1 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:47471PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in violazione dei propri doveri d'ufficio, si pone stabilmente al servizio di interessi privati, accettando sistematici compensi per orientare le proprie determinazioni in favore di determinati soggetti imprenditoriali, anche senza indire pubbliche gare, integra il reato di corruzione propria di cui all'art. 319 c.p. e non quello, meno grave, di cui all'art. 318 c.p. Ciò in quanto lo stabile asservimento del pubblico ufficiale ad interessi personali di terzi, attraverso il ricorso a una pluralità di atti contrari ai doveri d'ufficio, ancorché non preventivamente individuati, rientra nella fattispecie di cui all'art. 319 c.p., non essendo necessario individuare esattamente l'atto contrario ai doveri d'ufficio, oggetto dell'accordo illecito, essendo sufficiente che esso sia individuabile in funzione della competenza e della concreta sfera di operatività del pubblico ufficiale. Inoltre, il pericolo concreto di reiterazione del reato può essere desunto dalla natura e dalla gravità dei fatti, dalla professionalità specifica dell'indagato e dai suoi rapporti fiduciari sia nel mondo delle cooperative che con funzionari pubblici, senza che sia necessaria una prognosi circa la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, la cui valutazione presuppone che il giudice ritenga che il soggetto si asterrà dal commettere ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamil - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma, Sezione per il riesame dei provvedimenti restrittivi della liberta' personale del 23.6.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Piercamillo Davigo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'Avv. (OMISSIS), che ha…

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