La mancata notifica del decreto di citazione a giudizio all'imputato e al suo difensore concretizza la nullità di ordine generale e assoluta, ai sensi degli artt. 178, lett. c), e 179 c.p.p., comportando l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello per un nuovo giudizio. Il rispetto del diritto di difesa, quale principio fondamentale del giusto processo, impone che l'imputato e il suo difensore siano ritualmente informati della pendenza del procedimento a loro carico, al fine di poter esercitare pienamente le proprie prerogative difensive. L'omissione di tale adempimento, che pregiudica irrimediabilmente la conoscenza del processo e la possibilità di partecipare al medesimo, determina la nullità assoluta della sentenza, non sanabile e rilevabile in ogni stato e grado del procedimento, in quanto lesiva di un diritto inviolabile della persona. Il principio di tassatività delle nullità, sancito dall'art. 177 c.p.p., impone di qualificare tale vizio come insanabile, non essendo possibile alcuna sanatoria o conversione in una nullità di grado inferiore. Pertanto, la Corte di Cassazione, accertata la mancata notifica del decreto di citazione, è tenuta ad annullare la sentenza impugnata, rinviando il processo ad altra sezione della Corte di Appello affinché proceda a un nuovo giudizio, nel rispetto del diritto di difesa dell'imputato e del suo difensore.