Il cessionario di un credito in blocco, ai sensi della Legge n. 130/1999 e dell'art. 58 del T.U.B., per provare la propria legittimazione attiva in giudizio, non può limitarsi alla sola allegazione della pubblicazione dell'avviso di cessione sulla Gazzetta Ufficiale, ma deve produrre il contratto di cessione da cui risulti inequivocabilmente il trasferimento del credito specificamente azionato. La pubblicità notizia sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, pur rendendo opponibile la cessione ai debitori ceduti ai sensi dell'art. 1264 c.c., non costituisce di per sé prova della titolarità del credito, che rimane l'atto di cessione, il quale, in caso di contestazione, deve essere prodotto in giudizio. Pertanto, l'onere della prova della legittimazione attiva incombe sul cessionario, quale attore sostanziale, che deve fornire idonea documentazione a tal fine, non essendo sufficiente il mero riferimento alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.