Consiglio di Stato sentenza n. 3035 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:3035SENT

Massima

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Il rilascio della voltura di un'autorizzazione commerciale è un atto dovuto, in presenza dei relativi presupposti soggettivi e oggettivi, ovvero quando sussistano le condizioni di iscrizione dell'interessato nel registro degli esercenti l'attività e quelle dell'effettivo trasferimento dell'esercizio. L'assenza di taluno di tali presupposti, necessari e sufficienti per ottenere la voltura, giustifica il diniego di quest'ultima, con irrilevanza di ogni ulteriore indagine circa la sussistenza di altri vizi. Il passaggio di gestione o di proprietà di un'azienda commerciale reca in sé il diritto al trasferimento della relativa autorizzazione e la facoltà per il subentrante di continuare l'attività, ove in possesso dei prescritti requisiti professionali e di buona condotta. Tuttavia, in assenza del titolo legittimante all'esercizio dell'attività, a seguito di avvenuto trasferimento dell'esercizio commerciale, l'amministrazione competente non può che negare la voltura richiesta. La mancata ricezione da parte dell'amministrazione della documentazione necessaria per l'istruttoria, anche in caso di smarrimento non doloso, non impedisce all'amministrazione di negare la voltura, qualora risulti l'assenza o la cessazione del titolo legittimante. In tali casi, il diniego o l'annullamento dell'assenso tacito, pur in assenza di una puntuale motivazione, non determinano l'invalidità dell'atto, ai sensi dell'art. 21-octies della legge n. 241/1990, in quanto il contenuto dell'atto non avrebbe potuto essere diverso.

Sentenza completa

N. 03673/2006
REG.RIC.

N. 03035/2011REG.PROV.COLL.

N. 03673/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3673 del 2006, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria della VI sezione del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro 13;

contro

La Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Torino, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il secondo in Roma, via ((omissis)), 63; ((omissis));

per la riforma della sentenza del T.A.R. PIEMONTE – TORINO, sezione prima, n. 329/2005;

Visti il ricorso in appello e i relativi alle…

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