Il ricorso proposto dal privato avverso il silenzio formatosi sull'istanza di autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora l'amministrazione abbia adottato un provvedimento espresso, anche non satisfattivo dell'interesse pretensivo fatto valere, in risposta all'istanza dell'interessato, prima della proposizione del ricorso o nel corso del giudizio. In tali ipotesi, infatti, viene meno il presupposto per la condanna dell'amministrazione a provvedere sull'istanza, in quanto l'adozione di un qualsivoglia provvedimento, ancorché non comunicato, rende il ricorso inammissibile per carenza originaria di interesse ad agire ovvero improcedibile per carenza sopravvenuta di interesse ad agire. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, impedendo che il privato possa ottenere una pronuncia di condanna dell'amministrazione a provvedere su un'istanza già evasa, ancorché in modo non satisfattivo, al fine di evitare un inutile dispendio di attività processuale. La massima valorizza altresì l'esigenza di concentrazione del contenzioso e di economia processuale, in linea con il principio di ragionevole durata del processo, sancito dall'art. 111 Cost. e dall'art. 6 CEDU.