Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24938 del 6 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24938PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico e la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche costituiscono gravi reati contro la pubblica amministrazione, che ledono la fiducia e l'affidamento della collettività nell'operato delle istituzioni. Il giudice, nel valutare la concessione delle attenuanti generiche, deve considerare la gravità oggettiva e soggettiva del fatto, il grado di colpevolezza dell'imputato e la sua pericolosità sociale, senza essere tenuto ad esaminare in modo analitico tutte le circostanze prospettate dalla difesa. La condanna per tali reati, in assenza di elementi che ne attenuino significativamente la gravità, giustifica l'irrogazione di una pena prossima al minimo edittale, in quanto la tutela dell'interesse pubblico leso e l'esigenza di prevenzione generale e speciale prevalgono sulla possibilità di una più ampia individualizzazione della sanzione. Il giudice di legittimità, nel vagliare la congruità della pena, si limita a verificare la correttezza dell'iter logico-giuridico seguito dal giudice di merito, senza poter riesaminare nel merito gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Palermo, in data 24 settembre 2012, di parziale riforma della sentenza del G.U.P. del Tribunale di Trapani, in data 19 maggio 2010;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto procuratore generale dott. STABILE Carmine che ha concluso per l'ina…

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