Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34406 del 4 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34406PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, con il ruolo di partecipe, è configurabile quando risulta provata l'esistenza di una struttura organizzativa stabile, con una ripartizione di compiti tra gli associati, un luogo di ritrovo e di deposito della refurtiva e delle armi, nonché la consapevolezza e il contributo, anche minimo, di ciascun partecipe alla realizzazione degli scopi criminosi del sodalizio, desumibili dalle risultanze probatorie, quali le dichiarazioni dei complici, le intercettazioni telefoniche e ambientali, i riscontri documentali e le condotte tenute dagli imputati. La responsabilità per i reati fine commessi in esecuzione del programma criminoso può essere affermata anche in assenza di una diretta partecipazione materiale dell'imputato, purché risulti provato il suo ruolo di compartecipe nell'associazione, la conoscenza della disponibilità di armi e della ripartizione dei proventi illeciti, nonché il suo contributo, anche indiretto, al raggiungimento degli obiettivi del gruppo criminale. Il giudice di legittimità, nel valutare il vizio di motivazione, non può riesaminare il merito della vicenda processuale, ma deve limitarsi a verificare la logicità e la coerenza della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, salvo il caso in cui quest'ultimo abbia introdotto nuovi elementi probatori non esaminati in primo grado. Ai fini della concessione o del diniego delle circostanze attenuanti generiche, è sufficiente che il giudice di merito prenda in esame uno degli elementi indicati dall'art. 133 c.p., ritenendolo prevalente ed idoneo a determinare la decisione, senza necessità di un'analitica valutazione di tutti i fattori. Infine, in tema di reato continuato, l'aumento di pena per i reati satelliti può essere determinato in termini cumulativi, senza necessità di indicare specificamente l'incremento correlato a ciascun reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 238/2015 CORTE APPELLO di MILANO, del 25/05/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/07/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. AGOSTINACCHIO LUIGI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PINELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' di tutti i…

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