Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9915 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:9915SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio realizzato in assenza del prescritto titolo abilitativo costituisce un provvedimento vincolato, che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti e sacrificati. È sufficiente la motivazione che si fondi sull'oggettivo riscontro dell'abusività delle opere e sull'affermazione della loro assoggettabilità al regime dei titoli abilitativi edilizi e del corrispondente trattamento sanzionatorio, senza necessità di ulteriori obblighi motivazionali, nemmeno in considerazione della particolarità degli interessi privati contrapposti. L'amministrazione è tenuta a ordinare la demolizione di opere edilizie abusive, in quanto tale provvedimento ha carattere essenzialmente vincolato e non discrezionale, essendo sufficiente la mera constatazione dell'assenza del necessario titolo edilizio, senza che rilevi la valutazione di un concreto e attuale interesse pubblico alla demolizione, né la comparazione con gli interessi privati coinvolti. Il proprietario non può invocare la violazione del proprio diritto di proprietà, in quanto l'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica prevale su quello privato, non richiedendosi una specifica motivazione in tal senso. L'ordine di demolizione di opere abusive, pertanto, è legittimamente adottato sulla base della sola constatazione dell'assenza del titolo edilizio, senza necessità di ulteriori valutazioni in merito all'interesse pubblico sotteso e al bilanciamento con gli interessi privati.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/06/2023

N. 09915/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01099/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1099 del 2012, proposto da:
Stefano Sellati, rappresentato e difeso dagli avvocati Enza Intoccia e Alessandro Temofonte, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Enza Intoccia in Roma, via Panfilo Castaldi, 8;

contro

Comune di Cerveteri, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato dall'avvocato Valerio Morini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 49/11, emessa in data 5.12.2011 dal Dirigente dell'Area 3^ - Assetto, Uso e Sviluppo Urbanistica, notificata…

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