Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8425 del 21 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8425PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalle modalità di commissione del fatto, dalla personalità dell'indagato e dalle sue concrete condizioni di vita, senza che sia necessaria la previsione di una "specifica occasione" per delinquere. Pertanto, il giudice può legittimamente escludere l'applicazione di misure cautelari meno afflittive, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, quando, sulla base di una valutazione globale degli elementi inerenti la gravità e le circostanze del fatto nonché della personalità del prevenuto, ritenga che quest'ultimo si sottrarrebbe all'osservanza delle prescrizioni connesse all'esecuzione della misura domestica, in ragione della sua dedizione ad un'attività di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti organizzata su basi di "professionalità" e tale da consentire la realizzazione di ingenti quantità di droga, senza che l'indagato abbia mostrato resipiscenza o fornito elementi indicativi della volontà di interrompere tale attività illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/10/2017 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Enrico Mengoni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Baldi Fulvio, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 6 ottobre 2017, il Tribunale di Palermo rigettava l'istanza di rie…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.