Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8294 del 29 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8294PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (c.d. "stalking") di cui all'art. 612-bis c.p. è integrato dalla realizzazione di una delle condotte alternative previste dalla norma, senza che sia necessario il mutamento delle abitudini di vita della persona offesa, essendo sufficiente che la condotta incriminata abbia indotto nella vittima un concreto timore per la propria incolumità e un perdurante stato di ansia, come attestato anche da idonea documentazione medica. La sistematicità e il contenuto minatorio e pesantemente ingiurioso delle condotte poste in essere dall'autore, anche attraverso l'invio di numerose missive, sono elementi idonei a integrare il delitto, a prescindere dalla valutazione della credibilità della versione fornita dalla persona offesa, la cui posizione di naturale interesse alla condanna non comporta un obbligo di rigorosa valutazione critica della stessa. L'aggravamento della misura cautelare imposta all'imputato a seguito della reiterazione delle condotte persecutorie costituisce un elemento implicito a fondamento del diniego della sospensione condizionale della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO E. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3084/2014 CORTE APPELLO di BARI, del 08/01/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO Eduardo;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Di Nardo che ha concluso per l'inammissibilita'.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Bari ha confermato la condanna alla pena di giustizia…

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