Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17727 del 6 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:17727PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La richiesta di denaro da parte dell'imputato alla persona offesa, pur se giustificata dall'esistenza di un presunto debito per precedenti cessioni di beni o sostanze, integra il reato di estorsione qualora tale debito non abbia alcuna tutela giuridica e le modalità della richiesta siano tali da ingenerare nella vittima uno stato di timore e costrizione. Il fatto che la persona offesa abbia sollecitato l'intervento delle forze dell'ordine conferma la situazione di esasperazione in cui si era venuta a trovare a causa delle pressioni estorsive dell'imputato, senza che ciò possa inficiare l'attendibilità della sua ricostruzione dei fatti. Ai fini della configurabilità del reato di estorsione, è irrilevante l'eventuale intervento delle forze dell'ordine, dovendosi ritenere che l'azione criminosa sia stata voluta e realizzata dall'imputato secondo impulsi e modalità concrete a lui autonomamente riconducibili. Inoltre, il reato di spaccio di sostanze stupefacenti può essere provato anche sulla base delle dichiarazioni della persona offesa, senza che sia necessario il riscontro di ulteriori elementi di prova, purché tali dichiarazioni siano logiche, coerenti e adeguatamente motivate dalla Corte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antoni - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1785/2009 CORTE APPELLO di SALERNO, del 20/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Ha proposto ricorso per cassazione Gi. An. , per mezzo del proprio difensore, avverso…

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