Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17047 del 23 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17047PEN

Massima

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La circostanza aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 può trovare applicazione non solo nei confronti di chi sia organicamente inserito in associazioni mafiose, ma anche di chi, pur essendo estraneo a tali sodalizi, agisca con metodi mafiosi o orienti la propria condotta al fine di procurare un vantaggio a tali organizzazioni, richiedendosi in entrambi i casi un accertamento rigoroso e oggettivo del contesto in cui si svolge l'azione e degli scopi perseguiti. Pertanto, l'appartenenza formale all'associazione mafiosa non è elemento imprescindibile per l'applicazione della citata circostanza aggravante, essendo sufficiente che l'autore del reato abbia agito con modalità tipiche delle consorterie mafiose o al fine di favorirle, indipendentemente dal suo status di partecipe organico. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tale aggravante, deve quindi procedere ad un accertamento rigoroso e obiettivo del contesto in cui si è svolta la condotta criminosa e degli scopi perseguiti dall'agente, senza limitarsi a considerazioni sulla sua formale appartenenza o meno all'associazione mafiosa. La valutazione della pericolosità sociale dell'indagato e dell'adeguatezza della misura cautelare deve tenere conto non solo della gravità oggettiva del fatto, della recidiva e della dedizione ad attività lavorative lecite, ma anche della concreta possibilità che, anche in assenza di una formale affiliazione, l'indagato possa reiterare condotte finalizzate a procurare un vantaggio a consorterie mafiose, in ragione dei suoi pregressi contatti e frequentazioni con esponenti di tali organizzazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

inoltre:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4998/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 09/10/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;

sentite le conclusioni del PG Dott. GAETA Pietro, che ha chiesto il parziale annullamento dell'ordinanza impugnata quanto alla disposta esclusione della …

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