Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di regolamentazione e controllo delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, deve contemperare le esigenze di tutela della quiete pubblica e del patrimonio monumentale con il legittimo esercizio dell'attività economica da parte degli esercenti, evitando di imporre a questi ultimi obblighi e compiti che spettano alla pubblica autorità. L'adozione di misure restrittive degli orari di apertura e delle modalità di diffusione sonora degli esercizi pubblici deve essere adeguatamente motivata e proporzionata rispetto alle finalità di tutela dell'ordine pubblico e della quiete dei residenti, senza eccedere nell'imposizione di oneri e limitazioni non strettamente necessari. Il Comune, nel bilanciare gli interessi pubblici e privati coinvolti, deve garantire un equo contemperamento tra le esigenze di tutela dell'ambiente urbano e lo svolgimento delle attività economiche, nel rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e buon andamento dell'azione amministrativa.