Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23900 del 22 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23900PEN

Massima

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Il Giudice dell'udienza preliminare ha il potere di rilevare e dichiarare la nullità della richiesta di rinvio a giudizio non preceduta dalla rituale notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'ente imputato, in conformità all'articolo 416, comma 1, del codice di procedura penale e all'articolo 43, comma 2, del decreto legislativo n. 231 del 2001. Tale provvedimento di annullamento, pur non essendo abnorme, non è impugnabile in Cassazione, in quanto rientra nei poteri riconosciuti al Giudice dell'udienza preliminare e non impone al Pubblico Ministero di compiere atti impossibili o nulli, né determina una stasi irreparabile del procedimento. Il Giudice, pertanto, può esercitare tale potere di rilevare la nullità della notifica, indipendentemente dalla valutazione sulla correttezza dell'esercizio di tale potere, in quanto il regresso è fisiologico in tale ipotesi e non costringe il Pubblico Ministero a procedere in concreto in violazione di norme previste a pena di nullità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso promosso da:

Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno;

avverso l'ordinanza 13 maggio 2009 del Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Salerno;

nel procedimento a carico di:

Ed. Fo. s.r.l. in persona del legale rappresentante Ca. Er. ;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal consigliere M. ((omissis));

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