Il provvedimento amministrativo di soppressione di un passaggio a livello privato, adottato dall'ente gestore della rete ferroviaria, è legittimo qualora risulti motivato in modo adeguato e proporzionato, tenendo conto degli interessi pubblici e privati coinvolti. L'amministrazione è tenuta a valutare attentamente la necessità e l'opportunità della misura, bilanciando le esigenze di sicurezza e fluidità della circolazione ferroviaria con il diritto di accesso dei privati alla propria proprietà. Il provvedimento deve essere sorretto da un'istruttoria completa e da una motivazione che dia conto di tutti gli elementi rilevanti, comprese le possibili soluzioni alternative meno lesive per i privati. Ove l'amministrazione ritenga prevalenti le ragioni di interesse pubblico, essa deve comunque garantire un equo contemperamento degli interessi in conflitto, prevedendo eventuali misure compensative o alternative per assicurare l'accessibilità dei fondi privati. Il sindacato giurisdizionale si estende alla verifica della correttezza e della ragionevolezza della valutazione compiuta dall'amministrazione, al fine di accertare il rispetto dei principi di buon andamento, imparzialità e proporzionalità dell'azione amministrativa.