Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26161 del 13 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26161PEN

Massima

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Il porto senza giustificato motivo, fuori dalla propria abitazione, di una mazza da baseball, ritenuta arma impropria ai sensi della L. 18 aprile 1975, n. 110, art. 4, commi 2 e 3, costituisce reato anche in assenza di circostanze di tempo e di luogo indicative della sua chiara utilizzabilità per l'offesa alla persona, in quanto tale ulteriore condizione è prevista dal citato comma 2 dell'art. 4 solo per il porto degli altri strumenti atti ad offendere, non indicati nel dettaglio. Il compendio probatorio acquisito, tenuto conto degli accertamenti eseguiti nell'immediatezza dei fatti, risulta univocamente orientato in senso sfavorevole all'imputato, il quale non fornisce una spiegazione plausibile sulle ragioni che lo hanno indotto a portare la mazza da baseball all'interno della sua autovettura, non essendo il possesso di tale oggetto giustificato da alcuna ragione plausibile, atteso che il ricorrente si limita ad affermare di averlo acquistato presso un punto vendita Decathlon diversi mesi prima della verifica eseguita nei suoi confronti e di averlo dimenticato nel bagagliaio della sua autovettura. La sentenza impugnata, che ha correttamente ricondotto la fattispecie contestata all'imputato alla previsione di cui alla L. n. 110 del 1975, art. 4, commi 2 e 3, risulta saldamente ancorata, nel rispetto delle regole della logica, alle risultanze processuali, senza alcuna discrasia argomentativa sotto il profilo dell'inquadramento dell'ipotesi di reato, in conformità alla consolidata giurisprudenza di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa il 28/05/2018 dal Tribunale di Asti;
Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Sentito il Procuratore generale, nella persona di Dott. Ceniccola Elisabetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe il Tribunale di Asti condannava (OMISSIS) alla pena di 1.500,00 Euro di ammenda, per il reato di cui alla L. 18 aprile 1975, n. 110, artic…

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