Consiglio di Stato sentenza n. 1649 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:1649SENT

Massima

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Il giudice amministrativo può riconoscere il diritto al risarcimento del danno causato dal comportamento illegittimo della pubblica amministrazione soltanto se è stata accertata la spettanza del bene della vita in capo al ricorrente, che costituisce il presupposto indispensabile per configurare una condanna al risarcimento del relativo danno. Pertanto, la domanda risarcitoria non può trovare accoglimento qualora la sentenza di annullamento dell'atto impugnato non abbia riconosciuto il diritto del ricorrente al bene della vita, ma si sia limitata a disporre la rinnovazione del procedimento amministrativo. Inoltre, il risarcimento del danno derivante dall'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento presuppone la sussistenza in capo all'amministrazione dell'elemento soggettivo del dolo o della colpa.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/04/2017

N. 01649/2017REG.PROV.COLL.

N. 02210/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2210 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via ((omissis)), 2;

contro

Liceo Scientifico Statale “((omissis))”, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, sezione III bis n. 32639/2010, resa tra le parti, concernente…

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