Cassazione penale Sez. V sentenza n. 228 del 7 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:228PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e la confisca di beni possono essere applicate anche in assenza di una condanna penale per reati associativi, essendo sufficiente la sussistenza di indizi di appartenenza a un'associazione di tipo mafioso. Il giudice può desumere tali indizi da un complesso di elementi, quali intercettazioni, frequentazioni con soggetti pregiudicati e mafiosi, sproporzione tra redditi dichiarati e patrimonio accumulato, senza che ciò comporti un'inversione dell'onere della prova, in quanto la legge ricollega a tali fatti sintomatici la presunzione di illecita provenienza dei beni, superabile solo con la dimostrazione della loro legittima origine. La misura patrimoniale può essere disposta anche per beni acquisiti prima dell'inizio dell'appartenenza mafiosa, qualora tale appartenenza risulti comunque accertata sulla base degli elementi indiziari complessivamente valutati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. En., n. a (OMESSO);

avverso il decreto della Corte d'appello di Catania depositato il 30 marzo 2007;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Aniello Nappi;

Lette le conclusioni del P.M. che ha chiesto l'annullamento della decisione impugnata.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con il decreto impugnato la Corte d'appello di Catania ha confermato l'aggravamento per due anni della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S.…

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