Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17435 del 5 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:17435PEN

Massima

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La chiamata di correo può costituire grave indizio di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale soltanto quando è sorretta da riscontri estrinseci individualizzanti, tali da consentire un collegamento diretto ed univoco, sul piano logico e storico, tra il chiamato e il fatto per cui si procede. Ciò in quanto la valutazione della chiamata di correo, ai sensi dell'art. 273 c.p.p., comma 1-bis, deve tenere conto delle disposizioni di cui all'art. 192, commi 3 e 4, c.p.p., che impongono il requisito dei riscontri estrinseci individualizzanti, riferiti non solo alle modalità obiettive del fatto, ma anche alla specifica posizione soggettiva del chiamato rispetto al fatto stesso. Diversamente, la chiamata di correo, pur potendo avere valore dimostrativo in ordine all'accertamento della verificazione del fatto, non sarebbe idonea a fondare un giudizio prognostico di elevata probabilità di colpevolezza del soggetto nei cui confronti è stata emessa la misura cautelare, come richiesto dall'art. 273 c.p.p. per l'applicazione di una misura personale. Pertanto, la mera appartenenza dell'indagato all'ambito criminale di riferimento, pur essendo un elemento di contesto rilevante, non è di per sé sufficiente a integrare il requisito dei riscontri estrinseci individualizzanti, essendo necessario un collegamento diretto ed univoco tra il chiamato e il fatto specifico contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherit - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. LA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 5518/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 12/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. FRATICELLI Mario che ha chiesto il rigetto del ricorso;

uditi i difensori avv.: COLA S. e GIAQUINTO Vittorio che hanno entrambi chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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