Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29940 del 27 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29940PEN

Massima

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Il militare dell'Arma dei Carabinieri, nell'esercizio e abusando della sua qualità soggettiva, può essere ritenuto colpevole di reati di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio, concorso in cessione di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, tentata concussione, violenza privata e lesioni, nonché di illegale detenzione di munizioni da guerra, quando le sue condotte omissive e di agevolazione, pur non configurandosi come mera connivenza colposa, si sostanziano in un consapevole contributo efficiente e volontario in spregio dei propri doveri pubblici di operatore di polizia giudiziaria, come desumibile da plurime dichiarazioni accusatorie e da un compendio intercettivo, anche acquisito da altro procedimento, ritenuto correttamente utilizzabile in ragione della connessione oggettiva, probatoria e finalistica tra i due procedimenti. Tali condotte non possono essere ritenute di lieve entità, in considerazione della gravità della posizione rivestita dall'imputato e della dimensione delle singole condotte agevolate. La motivazione della sentenza di condanna, che abbia adeguatamente valorizzato il complessivo quadro probatorio, è immune da vizi di illogicità o travisamento della prova, non essendo sindacabile in sede di legittimità la valutazione delle risultanze istruttorie operata dai giudici di merito, salvo che non si fondi su criteri interpretativi inaccettabili o su una scorretta applicazione degli stessi. Parimenti, il diniego delle attenuanti generiche e la determinazione della pena, nel rispetto dei limiti edittali, rientrano nella discrezionalità del giudice di merito e non sono censurabili in cassazione, se adeguatamente motivati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. DO. MI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 423/2010 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 28/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATRIZIA PICCIALLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Oscar Cedrangolo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. Laura Schiffo del Foro di Brescia c…

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