Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11759 del 20 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11759PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, richiede una motivazione articolata e puntuale, che non si limiti a richiami generici a dichiarazioni di collaboratori di giustizia o a meri rapporti di parentela, ma che analizzi in modo approfondito e logico il contenuto e il significato degli elementi indiziari, al fine di dimostrare in modo convincente il concreto contributo del soggetto all'attività del sodalizio criminale. L'automatismo probatorio fondato su rapporti di parentela o su episodi isolati, senza adeguata spiegazione del loro significato mafioso, non è sufficiente a giustificare l'applicazione della misura cautelare per il reato di cui all'art. 416-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 465-P/22 del Tribunale di Reggio Calabria del 28/07/2022;
letti gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;
udita la relazione del Consigliere VILLONI Orlando;
sentito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale PICARDI Antonietta, che ha concluso per il rigetto;
sentito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'…

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