Il termine di comparizione di trenta giorni previsto per il giudizio conseguente all'opposizione a decreto penale di condanna, ai sensi degli artt. 464, comma 1, e 456, comma 3, c.p.p., è rispettato anche qualora la notifica del decreto di citazione a giudizio sia avvenuta con un preavviso inferiore ai sessanta giorni, non essendo tale termine applicabile in tale ipotesi. Pertanto, la mancata osservanza del termine di sessanta giorni tra la notifica del decreto di citazione e l'udienza di comparizione non determina la nullità del decreto di citazione, dell'ordinanza di contumacia e della sentenza emessa all'esito del giudizio di opposizione a decreto penale di condanna. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che, in caso di opposizione a decreto penale di condanna, il termine di comparizione di trenta giorni previsto dalla legge è sufficiente a garantire il diritto di difesa dell'imputato, non trovando applicazione il diverso termine di sessanta giorni stabilito per la citazione a giudizio ordinario.