Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28791 del 21 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28791PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il riconoscimento della circostanza attenuante della provocazione ex art. 62 c.p., n. 2, in caso di omicidio, richiede che l'azione delittuosa sia stata determinata da un impulso improvviso e incontrollabile, causato da una situazione di grave e perdurante vessazione psicologica e fisica subita dalla vittima, tale da vanificare la capacità di apprezzare le conseguenze del proprio agire. Tuttavia, tale condizione non esclude la piena imputabilità dell'agente, il quale deve aver agito in stato di lucidità mentale e consapevolezza, senza che emergano elementi sintomatici di infermità o semi-infermità psichica, anche transitoria, tali da incidere grandemente sulla capacità di intendere e di volere. Pertanto, il mancato riconoscimento della legittima difesa, dello stato di necessità o dell'eccesso colposo è legittimo ove risulti accertato che l'imputato, pur avendo subito gravi e reiterate angherie da parte della vittima, non versasse in una situazione di pericolo attuale e imminente, tale da giustificare l'uso della violenza omicidiaria, e abbia agito in condizioni di piena lucidità mentale, senza che emergano indici di incapacità di intendere o di volere, anche parziale o transitoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/10/2016 della CORTE ASSISE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SIANI VINCENZO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. IACOVIELLO FRANCESCO MAURO, che ha concluso nel seguente senso:
Il P.G. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore l'avvocato (OMISSIS) del foro di SALERNO in…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.