Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43592 del 25 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:43592PEN

Massima

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Il reato di appropriazione indebita si configura quando il soggetto agente, pur essendo legittimato a detenere o gestire determinati beni o somme di denaro per conto di altri, se ne appropria indebitamente, sottraendoli al loro legittimo destinatario. Ciò si verifica anche nel caso in cui il soggetto agisca nell'interesse di una società di cui è socio, qualora non conferisca alla società stessa le somme riscosse in suo nome e per suo conto, ma le trattenga indebitamente per sé. In tali ipotesi, l'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontà di appropriarsi di somme che non gli spettano, a prescindere dalla sussistenza di un conto unico o di una gestione unitaria delle attività societarie. Inoltre, la circostanza aggravante dell'abuso di relazioni di prestazione d'opera di cui all'art. 61, n. 11, c.p. è configurabile quando il soggetto agente abbia tratto illecito vantaggio da un rapporto d'opera, abusando della posizione che ne derivava, a prescindere dall'esistenza di un vincolo di subordinazione o di un rapporto diretto e formale con la persona offesa. Pertanto, la condotta del socio che si appropri indebitamente di somme riscosse per conto della società integra il reato di appropriazione indebita, con l'aggravante dell'abuso di relazioni di prestazione d'opera, anche in assenza di una gestione unitaria delle attività societarie e di un rapporto di subordinazione formale con la società stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. ALMA Marco M - Consigliere

Dott. SGADARI Giusepp - Consigliere

Dott. TUTINELLI V. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/01/2018 della CORTE APPELLO di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO TUTINELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LORI Perla, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), che si e' richiamato alla memoria depositat…

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