Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23220 del 23 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23220PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274 lett. c) c.p.p., deve essere valutato sulla base di una prognosi fondata sia sulla permanenza dello stato di pericolosità personale dell'indagato, desumibile dall'analisi della sua personalità e delle concrete condizioni di vita in assenza di cautele, sia sulla presenza di fattori oggettivi e ambientali che possano attivare tale pericolosità e favorire la recidiva, senza che sia necessaria l'imminenza del pericolo, essendo sufficiente che esso sia attuale al momento dell'applicazione della misura cautelare. La valutazione della sussistenza di tale esigenza cautelare deve essere congruamente motivata, senza limitarsi alla mera gravità del titolo di reato, ma tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti ai fini della prognosi di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI STASI Antonel - Rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/12/2017 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Di Stasi Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Pratola Gianluigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza del 18.10.2017, il Tribunale di Bologna, a seguito di appello proposto dal PM avv…

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