Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44593 del 2 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:44593PEN

Massima

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Il partecipe di un'organizzazione mafiosa deve essere definito, in senso dinamico e funzionale, come colui che, risultando inserito stabilmente e organicamente nella struttura organizzativa dell'associazione mafiosa, non solo "è" ma "fa parte" della stessa, svolgendo effettivi compiti e ruoli organizzativi finalizzati al raggiungimento degli scopi del sodalizio criminale, restando a disposizione per le attività organizzate della medesima. Il coinvolgimento dell'indagato nelle dinamiche associative può essere dimostrato attraverso elementi fattuali quali la conoscenza dell'organigramma e della struttura organizzativa delle cosche, dell'identità dei loro capi e gregari, dei luoghi di riunione e degli argomenti trattati, nonché la partecipazione a incontri in contesti deputati all'inserimento di nuovi sodali. Ai fini della valutazione della pericolosità sociale dell'indagato di reati associativi di tipo mafioso, la presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici che dimostrino l'effettivo allontanamento dell'affiliato dal sodalizio, non essendo sufficienti la mera incensuratezza o il precario stato di salute. Il giudizio di pericolosità deve invece fondarsi sulle emergenze indiziarie, in relazione alle quali occorre verificare se il rischio di ulteriori condotte illecite, analoghe a quelle contestate, sia concreto e reso probabile dai collegamenti esistenti tra l'indagato e la consorteria mafiosa di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza emessa il 03/06/2021 dal Tribunale del riesame di Catania;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));
Lette le conclusioni del Sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 03/06/2021 il Tribunale del riesame di Catania, decidendo ex articolo 309 c.p.p., confermava l'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta il 30…

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