Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38349 del 1 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38349PEN

Massima

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Il differimento facoltativo dell'esecuzione della pena per gravi motivi di salute, ai sensi dell'art. 147 c.p., può essere disposto solo quando le condizioni di salute del condannato, caratterizzate da una grave infermità fisica, siano tali da rendere l'espiazione della pena contraria al senso di umanità per le eccessive sofferenze che ne deriverebbero, ovvero priva di significato rieducativo in conseguenza dell'impossibilità di proiettare in un futuro gli effetti della sanzione sul condannato. Qualora, invece, il condannato sia affetto da una patologia di natura essenzialmente psichiatrica, senza gravi e correlate patologie organiche di carattere prevalente, non trovano applicazione le disposizioni di cui all'art. 147 c.p., ma si applica l'istituto previsto dall'art. 148 c.p., che disciplina il mutamento obbligatorio del regime esecutivo della pena in caso di sopravvenienza di una grave infermità psichica o di una patologia psichiatrica tale da impedire l'esecuzione della pena. In tale ipotesi, il giudice, pur non potendo disporre il differimento facoltativo della pena, può comunque provvedere all'assegnazione del condannato a un reparto carcerario specifico per malati psichiatrici, al fine di assicurare un adeguato trattamento sanitario e una costante sorveglianza, in attuazione del principio di umanità della pena e del diritto alla salute costituzionalmente garantiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/04/2015 del Tribunale di sorveglianza di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa in data 1 aprile 2015 il Tribunale di sorveglianza di Roma ha resp…

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