Cassazione penale Sez. IV ordinanza n. 22512 del 21 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22512PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il consenso dell'imputato al patteggiamento comporta l'implicito riconoscimento della responsabilità, rendendo superfluo un giudizio di impugnazione sullo svolgimento dei fatti, essendo precluso al giudice di legittimità di sindacare la motivazione della sentenza di patteggiamento sull'affermazione di colpevolezza. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti è ammissibile solo per motivi attinenti all'espressione della volontà dell'imputato, al difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, all'erronea qualificazione giuridica del fatto e all'illegalità della pena o della misura di sicurezza, essendo precluso il vizio di violazione dell'art. 129 c.p.p. relativo all'omessa pronuncia di proscioglimento. Tale limitazione dei motivi di ricorso è volta ad evitare un'analisi della motivazione della sentenza di patteggiamento sull'affermazione di colpevolezza dinanzi al giudice di legittimità, dovendosi invece dare rilievo al consenso prestato dall'imputato, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, e quindi all'implicito riconoscimento di responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. TORNESI Daniela - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/12/2017 del GIP TRIBUNALE di MACERATA;
entita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DANIELA RITA TORNESI;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza emessa in data 19 dicembre 2017 il Tribunale di Macerata applicava a (OMISSIS), ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., su accordo delle parti, la pena finale di anni tre e mesi otto di reclusione ed Euro 14.000,00 di multa in ordine ai reati di cui all'articolo 81 cpv. c.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.