Il titolare di una concessione di autolinea non vanta un diritto di preferenza in ordine all'assegnazione di un servizio di collegamento verso una diversa destinazione, qualora tale servizio risulti più breve e comporti modifiche di minore entità rispetto a quello che il titolare della concessione limitrofa potrebbe realizzare. L'amministrazione competente può pertanto legittimamente autorizzare il prolungamento di un'autolinea esistente verso una nuova destinazione, anche in favore di un concessionario diverso da quello titolare della linea limitrofa, purché tale scelta risulti adeguatamente motivata in ragione della maggiore idoneità del nuovo percorso a soddisfare l'interesse pubblico al collegamento, in termini di minore impatto e maggiore efficienza del servizio. Il titolare della concessione limitrofa non può far valere un preteso diritto di preferenza, in assenza di una situazione di maggiore vicinanza e idoneità del proprio servizio a soddisfare le esigenze di mobilità, essendo l'amministrazione tenuta a valutare comparativamente le diverse proposte progettuali sulla base di criteri di economicità, efficienza ed adeguatezza del servizio offerto all'utenza.