Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52237 del 16 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52237PEN

Massima

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Il reato di tentata violenza privata sussiste quando l'agente, con violenza fisica o morale, si adopera per costringere la persona offesa a compiere o omettere un atto contro la sua volontà, anche se non riesce a realizzare pienamente il suo intento. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'agente abbia raggiunto il risultato voluto, essendo sufficiente che egli si sia concretamente attivato per costringere la vittima a un determinato comportamento, attraverso l'impiego di una forza fisica o di una minaccia idonea a vincerne la resistenza. Pertanto, il mero spintonamento o spinta, se accompagnati dalla finalità di costringere la persona offesa a un determinato comportamento, integrano gli estremi della tentata violenza privata, a prescindere dall'effettivo raggiungimento dello scopo perseguito. Ciò in quanto il reato di violenza privata, anche nella forma tentata, si consuma nel momento in cui l'agente pone in essere la condotta violenta o minacciosa, indipendentemente dal fatto che la vittima abbia ceduto o meno alle pressioni subite. Inoltre, la valutazione degli elementi costitutivi del reato, quali la violenza, la finalità di costrizione e la sussistenza del dolo, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4410/2013 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 12/03/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Fimiani P. che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) e' stato ritenuto responsabile, con sentenz…

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