Il divieto di installare occupazioni di suolo pubblico (OSP) su strade a viabilità principale, anche durante il regime emergenziale COVID-19, trova fondamento nel Codice della Strada e nel Regolamento COSAP di Roma Capitale, i quali non consentono deroghe finalizzate a garantire la sicurezza della circolazione stradale e l'incolumità delle persone. Tale divieto si applica anche agli slarghi e alle piazze ricompresi nella rete viaria principale, in quanto considerati parte integrante della stessa. Pertanto, il rigetto di un'istanza di ampliamento di una preesistente OSP, presentata ai sensi della normativa emergenziale, risulta pienamente legittimo laddove la pedana da installare insista su un'area rientrante nella viabilità principale, ancorché posizionata tra due marciapiedi e senza arrecare concreto intralcio alla circolazione. La valutazione circa l'impatto sulla sicurezza stradale e l'incolumità pubblica spetta all'Amministrazione competente, la quale non può discostarsi dalle prescrizioni del Codice della Strada e della regolamentazione locale, neppure in presenza di disposizioni emergenziali che hanno introdotto un regime autorizzatorio semplificato per le OSP.