Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10200 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:10200SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso le ordinanze di demolizione di opere edilizie abusive emesse dal Comune, ha affermato che: Il ricorso è dichiarato in parte improcedibile, in quanto i ricorrenti hanno già provveduto alla demolizione di alcune opere abusive, mentre è dichiarato in parte inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'ordine di demolizione delle restanti opere abusive non è rivolto ai ricorrenti, bensì ai rispettivi attuali proprietari degli immobili interessati. Il principio di diritto affermato è che il ricorrente deve avere un interesse concreto, diretto e attuale alla caducazione dell'ordine di demolizione per poter impugnare validamente l'atto amministrativo, non essendo sufficiente un mero interesse indiretto o riflesso. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere abusive può essere impugnato solo dal soggetto nei cui confronti è stato emesso, non da precedenti proprietari o aventi causa. La massima giuridica che sintetizza tale principio è la seguente: L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive può essere validamente impugnato solo dal soggetto nei cui confronti è stato emesso, in quanto titolare di un interesse concreto, diretto e attuale alla caducazione del provvedimento; non è sufficiente un mero interesse indiretto o riflesso derivante da una precedente titolarità dell'immobile o da rapporti contrattuali con l'attuale proprietario.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/10/2017

N. 10200/2017 REG.PROV.COLL.

N. 10381/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10381 del 2008, proposto da:
((omissis)), ((omissis)) rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Studio Legale Colonnelli - Mariotti in Roma, via di ((omissis)), 47;

contro

il Comune di Pomezia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Studio Legale Aor in Roma, via Sistina, 48;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis)) non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

delle ordinanze di demolizione n. 48 del 2 luglio 2008 e…

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