Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31885 del 3 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31885PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene immobile può essere legittimamente disposto, ai sensi dell'art. 321 c.p.p. e dell'art. 12-sexies della Legge n. 356/1992, anche nei confronti di un soggetto indagato per il reato di intestazione fittizia di beni, previsto dall'art. 12-quinquies, comma 2, della medesima legge, a prescindere dall'obbligatorietà della misura di sicurezza patrimoniale, essendo sufficiente la sussistenza del fumus commissi delicti, inteso come ragionevole prospettiva di accreditamento dell'accusa nel successivo sviluppo processuale. In tali casi, il giudice non è tenuto a valutare la sussistenza del periculum in mora o a procedere a un puntuale accertamento dei gravi indizi di colpevolezza, essendo sufficiente la riconducibilità dell'accusa a una ragionevole prospettiva di accreditamento. Inoltre, la valutazione della sproporzione tra il valore del bene e i redditi del soggetto indagato attiene al merito della decisione e non può essere censurata in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SACLERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RO. Ci. , nata il (OMESSO);

avverso l'Ordinanza resa dal Tribunale della Liberta' di Lecce in data 20.2.2007;

Sentita la Relazione svolta dal Cons. Dott. SANDRELLI ((omissis)); sentita la Requisitoria del Procuratore Generale nella persona del Cons. MURA Antonio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

E' presente l'avv. CORLETO Pasquale, che chiede l'accoglimento del ricorso.

IN FATTO

Il Tribunal…

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