Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24672 del 11 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:24672PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'espressione offensiva dell'onore e del decoro di una persona, anche se pronunciata in un contesto conflittuale, non può essere giustificata dall'esercizio del diritto di critica o di dissenso, quando essa vada oltre la mera manifestazione del disaccordo e sia diretta a colpire direttamente l'altrui dignità personale, senza alcun nesso con il comportamento che si intendeva contestare. In tali casi, l'offesa è da ritenersi penalmente rilevante, a prescindere dalla sussistenza di eventuali provocazioni o comportamenti ingiusti da parte della persona offesa, in quanto la tutela dell'onore e del decoro della persona costituisce un bene giuridico autonomamente protetto dall'ordinamento, che non può essere sacrificato in nome di altri interessi, salvo che ricorrano le esimenti previste dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4/2011 TRIB. SEZ. DIST. di RUVO DI PUGLIA, del 13/12/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Volpe G., che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione (OMISSIS), avverso la sentenza del Tribunale…

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